DA VINCI EXPERIENCE

DAL 16 FEBBRAIO AL 1° MAGGIO 2018

DA VINCI EXPERIENCE

La mostra Da Vinci Experience è terminata. Visita la pagina Eventi per scoprire tutte le iniziative de IL CENTRO.

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Il Centro ospiterà in esclusiva Da Vinci Experience, una mostra multimediale immersiva in grado di raccontare il genio di Leonardo, la sua scienza ed eclettismo nelle varie discipline, attraverso un progetto espositivo che fa dell’edutainment il suo punto forte. Fino al 1° Maggio potrai essere “al centro” di uno spettacolo culturale e formativo irripetibile, adatto a tutta la famiglia.

Da Vinci Experience regala al visitatore un’esperienza unica, attraverso un video mapping di centinaia di immagini digitalizzate ad alta definizione, inserti video in full HD e una colonna sonora diffusa a 360° in Dolby surround.

La mostra sarà allestita al primo piano presso l’AREA EVENTI.

Potrai inoltre provare l’esperienza della realtà virtuale 3D firmata Orwell. Accanto alla mostra saranno allestite delle postazioni Oculus VR che ti permetteranno di entrare dentro al carro armato di Leonardo e interagire con i suoi meccanismi, di navigare con la barca a pale, di ammirare il volo della vite aerea e dell’ornitottero e molto altro!

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Ma non finisce qui, diverse macchine costruite da Leonardo verranno esposte a Il Centro in scala 1:10 presso l’area eventi accanto alla mostra e 1:1 presso il piano terra ingresso 1 e saranno visitabili gratuitamente.


VR EXPERIENCE non è acquistabile singolarmente.

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Tutti pensiamo di conoscere il genio di Leonardo da Vinci, ma quanto sappiamo realmente dell’ingegnere, pittore e scienziato che ha rivoluzionato il mondo del '500?

[ LA STORIA ]

La giovinezza

Leonardo di ser Piero da Vinci nacque ad Anchiano, una frazione del comune di Vinci, in Toscana, nel 1452 da una famiglia modesta. La sua educazione venne seguita dal nonno Antonio, in maniera però frammentata e discontinua; fu così che Leonardo imparò a scrivere da autodidatta con la sinistra e al rovescio rispetto alla normale scrittura. Si trasferì a Firenze con la famiglia in pubertà, dove iniziò a lavorare presso la bottega del Verrocchio, culla di altri importanti artisti della generazione successiva, come Sandro Botticelli, Perugino, Domenico Ghirlandaio. Il 5 agosto 1473 Leonardo datò la sua prima opera certa, il Paesaggio con fiume, un disegno con una veduta a volo d'uccello della valle dell'Arno, visionabile oggi al Gabinetto dei disegni e delle stampe degli Uffizi.

I primi lavori indipendenti

Tra la fine del 1460 e l’inizio del ’70 Leonardo iniziò a lavorare come artista indipendente, firmando opere quali la Madonna Dreyfus, la Madonna del Garofano e il Ritratto di donna di Washington. L’avvicinamento alla scienza si presume essere avvenuto nei suoi quattro anni di silenzio, tra il 1474 e il 1478, a quando si stima la sua frequentazione con l’anziano geografo e astronomo Paolo dal Pozzo Toscanelli. Tornò alla pittura nel gennaio di quell’anno, quando ricevette il primo incarico pubblico, una pala per la cappella di San Bernardo nel palazzo della Signoria che però non iniziò mai e fu affidata prima a Ghirlandaio e poi a Lippi.

Il trasferimento a Milano

A quegli anni è riconducibile anche l’avvicinamento a Lorenzo il Magnifico, che probabilmente affidò a Leonardo il ruolo di ambasciatore per consegnare a Ludovico il Moro un omaggio da Firenze. Fu così che si trasferì a Milano, affascinato anche dall’apertura della città alle novità scientifiche e tecnologiche, causata dalle continue campagne militari. Dopo una prima accoglienza tiepida, non facilitata dai problemi di lingua, arrivò il primo contratto meneghino: si trattò di una pala che Bartolomeo Scorione, priore della Confraternita milanese dell'Immacolata Concezione, commissionò a Leonardo per la Chiesa di San Francesco Grande, oggi distrutta. Il dipinto, datato 1486, era la famosa Vergine delle Rocce. In quel periodo, anche per problemi economici legati al mancato pagamento della commissione per il dipinto, iniziò a dedicarsi sempre di più agli studi di meccanica, all’invenzione di macchine militari e alla messa a punto di varie tecnologie. Ebbe anche la possibilità di perfezionare gli studi anatomici avviati a Firenze con un intenso lavoro sui ritratti, come la Belle Ferronière, oggi al Louvre di Parigi, e il ritratto di Cecilia Gallerani, più comunemente noto come la Dama con l’ermellino. Fu però il 1494 a risollevare le tasche di Leonardo: il Moro gli commissionò un affresco per il convento di Santa Maria delle Grazie, luogo destinato alla celebrazione degli Sforza, si trattava dell’Ultima cena. Per realizzarlo Leonardo attinse alla tradizione fiorentina dei cenacoli, reinterpretandola in modo estremamente originale attraverso una maggiore enfasi sul momento drammatico in cui Cristo afferma “Qualcuno di voi mi tradirà”. Gli apostoli sono ritratti a gruppi di tre, come una serie di onde emotive successive alla notizia shock, con al centro la figura isolata e dominante del Cristo.

Il ritorno a Firenze

L’invasione di Milano da parte delle truppe francesi segnò l’inizio di un viaggio travagliato, che lo condusse a visitare diverse corti, come Mantova e Venezia, fino al 1501, quando decise di rientrare a Firenze. Trovò però la città molto cambiata, tra l’instaurazione della Repubblica e il successo di artisti più giovani con cui non correva buon sangue, come Michelangelo. Cercò di sopravvivere con piccole commissioni fino all’anno successivo, quando venne arruolato da Cesare Borgia come architetto e ingegnere militare. Nel periodo immediatamente successivo ebbe inizio il lavoro che lo rese celebre nei secoli, la Gioconda, identificata tradizionalmente come Lisa Gherardini, moglie di Francesco Bartolomeo del Giocondo, da cui il nome. Il dipinto viene universalmente considerato un capolavoro perché va ben oltre i limiti tradizionali del genere ritrattistico.

Gli ultimi anni

Dopo l’ennesimo screzio con Michelangelo per la contrarietà di Leonardo nel collocare il suo David davanti a Palazzo Vecchio, in uno spazio di massimo risalto, decise di ripartire, prima alla volta di Milano, nel 1508, poi a Roma al favore di Giuliano de’ Medici, fratello di Papa Leone X, e infine in Francia, dove approdò nel 1513 insieme agli allievi Melzi e Salai, alloggiando alla corte di Francesco I. Qui passò gli anni più sereni della sua vita: nonostante la vecchiaia e una trombosi cerebrale che gli paralizzò la mano destra, poté nuovamente dedicarsi agli studi scientifici. Morì il 2 maggio 1519 a Saint-Germain-en-Laye dove si trovava.

Artigiani Martelli

Sergio Martelli e i suoi due figli, Sandro e Silvano, dopo aver ideato e creato fin dagli anni ’90 le mostre ed il museo permanente di San Gimignano dedicato agli strumenti di tortura, da ormai oltre 20 anni hanno messo a disposizione la loro arte, per inseguire un sogno che s’intreccia con la storia secolare della famiglia. Partendo dai disegni di da Vinci, il quale ideò e progettò diverse opere di ingegno, pensate per il volo, la meccanica, l’idraulica e, soprattutto, la guerra, i fratelli Martelli, anno dopo anno, hanno ricostruito minuziosamente - a grandezza naturale e in scala - una serie di modelli d’impressionante precisione e con meccanica perfettamente funzionante. Tra questi il carro armato, 5 m. di diametro X 4,50 m. di altezza e la scenografica ala per il volo umano, 9 m di apertura.

I Martelli si tramandano da generazioni di padre in figlio l’arte di spadai, falegnami, fabbri e armaioli; quello tra loro e Leonardo è un incontro che sembra destinato a essere ricorrente nel corso dei secoli. Sembra infatti che nei primi anni del 1500 fossero stati i loro avi a ospitare il genio per un lungo periodo del suo soggiorno fiorentino. Si dice anche che, dopo la sua morte, la famiglia abbia iniziato a raccogliere e conservare alcuni dei suoi schizzi e appunti, gli stessi divenuti poi parte integrante dei preziosi codici celebri in tutto il mondo.
Oggi, si deve a Sergio Martelli, esperto delle tecnologie e dei segreti antichi degli armaioli d’Europa, con i suoi figli, abili restauratori di oggetti in legno e ferro battuto, il concretizzarsi di un’idea che per anni era rimasta solo una fantasia: costruire le macchine da guerra di Leonardo come lui stesso avrebbe voluto fossero realizzate da una bottega della sua epoca.
Potrete vedere alcune riproduzioni in scala 1:1 presso Il Centro, PIANO TERRA - INGRESSO 1. Altri invece in scala 1:10 presso l’area eventi accanto alla mostra.

CARRO ARMATO

Il carro armato, anche chiamato carro coperto, è un progetto del 1485 basato su un disegno di Leonardo contenuto nel Codice Arundel. Il disegno rappresenta un carro armato a forma di testuggine, rinforzato con piastre metalliche, sormontato da una torretta interna di avvistamento e armato di cannoni. Il movimento del carro è garantito da otto uomini che azionavano dall'interno un sistema di ingranaggi collegato alle ruote.

LA VITE AEREA

La vite aerea è un progetto di velivolo volante ideato da Leonardo durante la sua prima visita a Milano e descritto nel Manoscritto B. La macchina era costituita da una base circolare fissa inscritta in una corona mobile, a sua volta collegata a un albero di trasmissione verticale. Sull'albero era montata una struttura elicoidale rastremata verso l'alto, collegata tramite tiranti alla corona rotante della base. Doveva essere azionata dalla forza muscolare di quattro uomini.

L’ALA

Il primo progetto di ornitottero, ossia di aeromobile con superficie alare battente, risale all’epoca in cui Leonardo iniziò gli studi sul volo degli uccelli. Nel 1490 egli capì che gli umani sono troppo pesanti e non abbastanza forti per volare usando semplicemente delle ali attaccate alle braccia. Considerò quindi un mezzo in cui l'aviatore sia disteso su di una tavola e che manovri due grandi ali membranose usando delle ali, pedali e leve.

LA MITRAGLIATRICE

Seppure il primo modello di mitragliatrice venne brevettato solo nel 1862, si deve a Leonardo il progetto a cui ispirarsi. Leonardo disegnò uno schema a otto canne da azionare a mano attraverso un’apposita manovella. Le canne avrebbero sparato insieme producendo l’effetto di quella che ancora oggi chiamiamo mitragliatrice.

LA CATAPULTA

Leonardo migliorò il vecchio dispositivo di lancio militare chiamato catapulta. Il nuovo progetto utilizzava una manovella a mano che incrementava la tensione sul braccio di lancio. La molla era stata progettata per produrre una grande quantità di energia e lanciare sassi o materiale incendiario a enormi distanze.

LA SPINGARDA

Sul foglio 32r del Codice Atlantico troviamo due versioni di spingarde firmate da Leonardo. La prima veniva montata su un cavalletto e trattenuta con pioli di legno lungo una ghiera forata. Questa soluzione permetteva di variare l'altezza di tiro ed era pensata per spingarde di grandi dimensioni. Nel secondo progetto era invece dotata di un fusto ruotato che permetteva il trasporto e una tettoia o mantello aveva la funzione di proteggere l'artigliere.

LA BOMBARDA

Non si tratta di una invenzione totale, ma dell’ottimizzazione di un’arma esistente. Al tempo di Leonardo, infatti, le bombarde erano usate negli assedi. Le macchine erano però decisamente pesanti e richiedevano molto tempo per essere manovrate, oltre a essere del tutto inefficaci in campo aperto. Leonardo studiò il problema ottimizzando la macchina da guerra. Rese più agevole e rapida la ricarica, attenuò il rinculo, progettò un sistema di puntamento rapido. E soprattutto inventò un nuovo tipo di “ballotta”, ossia un proiettile che, una volta lanciato, si divideva in tante bombe esplosive.

La mostra Da Vinci Experience rimarrà aperta presso Il Centro tutti i giorni, dal 16 febbraio al 1° maggio 2018

GLI ORARI

APERTO TUTTI I GIORNI - CHIUSO DOMENICA 1° APRILE
DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ: 11.00 – 20.00
SABATO E DOMENICA: 10.00 – 20.00
CHIUSURA BIGLIETTERIA: 19.00


I PREZZI *

Da Vinci Experience avrà un incredibile prezzo scontato di € 6 invece che € 13

  • Studenti e over 65: € 5
  • Under 4: gratuiti
  • Portatori di handicap: € 4*

*Per gli aventi diritto l’accompagnatore ha ingresso gratuito – Legge 104/92.

  • GRUPPI E FAMIGLIE

  • Famiglie: € 5 a persona
  • Scuole € 4 a studente, con visita guidata inclusa.

Info e prenotazioni

TEL. +39 334.1153715
EMAIL: GRUPPI@DAVINCIEXPERIENCE.IT

* I prezzi indicati non includono i diritti di prevendita per acquisto online

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